9- And it's an another day of sun

April

Quando la sveglia suona per la cinquecentesima volta, la spengo e mi decido ad alzarmi.

Controllo l'orologio.

"April!" mi chiama mia madre dal soggiorno. Oddio, è tardissimo!

Mi vesto in fretta e furia, mettendo un paio di jeans chiari e una felpa di Serpeverde, truccandomi leggermente mettendo correttore, blush e gloss.

Mi lego i capelli in una coda alta e infilo gli occhiali, scendendo le scale.

"Non ho sentito la sveglia!" urlo a mia madre, che mi porge un cornetto e un bicchiere d'acqua. Bevo l'acqua e mi metto la giacca, mettendomi poi lo zaino in spalla. "A dopo!" la saluto già fuori dalla porta.

Quando esco fuori un brivido percorre il mio corpo. Inizia a far freddo, anche se siamo solo a fine ottobre.

Corro mentre mangio il croissant, la gente mi lancia occhiate interessate e disgustate, ma al momento è l'ultima cosa che conta.

Quando arrivo a scuola, ho appena finito il cornetto. Butto il fazzoletto con cui mi sono pulita nel cestino e mi avvio verso l'armadietto.

Accanto al mio armadietto c'è il gruppo di Jasper, che ho come l'impressione che mi stia fissando.

"Amico, hai fatto bene" dice una ragazza con i capelli color carota, "E poi è stato esilarante" ridacchia. Jasper annuisce.

Mi volto verso Jasper e sento tutti i loro occhi puntati su di me. Abbasso il capo, imbarazzata.

Saluto con un gesto della mano Jasper, che ricambia sorridendo.

Prendo dalla tasca le chiavi del mio armadietto.

Metto i libri che non mi servono dentro e poi noto, nell'anta dell'armadietto, una...fetta di torta?

Attaccato all'anta c'è anche un bigliettino che di sicuro non è di mia scrittura.

Lo prendo.

"Vedo che spesso non hai la merenda durante l'intervallo, quindi ho fatto preparare una torta a mia madre. Ecco un pezzetto ;).
Jasper".

Un sorriso appare spontaneo sul mio volto.

Lascio perdere l'armadietto, la fetta di torta o gli amici di Jasper. Mi concentro solo su di lui.

Mi ritrovo faccia a faccia di fronte a Jas, e d'istinto lo abbraccio. Dura solo qualche secondo, poi mi stacco imbarazzata e mi dirigo verso il mio armadietto nuovamente, ma lui mi prende per un polso e mi giro.

Mi trascina verso di lui ricatturandomi nel suo corpo muscoloso.

Annuso il suo profumo, di nuovo. È totalmente diverso dal sentirlo solo nella sua felpa.

"Che buon profumo che hai, Criminale. Potrei annusarlo per ore senza vomitare mai. È...lavanda?" chiede incuriosito.

"Si" ammetto, "Allora... È questo il tuo fiore preferito?" riprende la domanda che mi aveva fatto quando è venuto a pranzare da me.

Mi stacco da lui a malincuore. Annuisco.

"Ne prenderò nota" si allontana facendomi l'occhiolino.

Prendo la fetta di torta e la chiudo in un contenitore di plastica che porto sempre, riponendola nell'armadietto.

Prendo il telefono e mentre mi avvio verso la classe di Spagnolo, gli scrivo un messaggio: Che vergogna, non avrei mai dovuto abbracciarti! I tuoi amici ci hanno fissati tutto il tempo.

La risposta arriva solo quando la lezione è iniziato da un quarto d'ora: Fidati, Criminale, in quel momento non me ne sarebbe potuto fregare di meno dei miei amici. È stato il miglior abbraccio che abbia mai ricevuto.

Rimango immobile rileggendo il messaggio un paio di volte. Gli mando un cuore viola, che manda anche lui nello stesso istante. Che materia hai? Gli chiedo, per smorzare l'imbarazzo che si crea anche in chat.

Matematica, tu? Risponde, Mi sto annoiando a morte. Menomale che dopo abbiamo Italiano...

Sgrano gli occhi. Scusa? Hai Italiano e non mi hai mai detto niente? Anche io alla seconda ho Italiano.

Possibile che non ti abbia mai notata? Risponde, Si, non mi faccio mai vedere replico, mettendo l'emoji di un camaleonte. Scoppia a ridere.

A parte gli scherzi, solitamente mi metto sempre in ultima fila, può essere che non mi hai mai notata per quello.

Ti terrò un posto ;).

Gli lascio il visualizzato e continuo la lezione prendendo gli appunti per la lezione.

*

Quando esco dalla classe di Spagnolo, mi avvio verso il mio armadietto e prendo la fetta di torta preparata dalla mamma di Jasper. Ho già fame dopo un'ora dalla colazione. Possibile che mangio così tanto?

Ne assaggio un pezzetto, assaporando il cioccolato fuso al suo interno e il lampone fissato proprio in cima.

Dopotutto, come si suol dire "La ciliegina sulla torta".

Arrivo alla classe di Italiano, la porta è aperta e gli studenti stanno entrando. Saluto cortesemente la professoressa di Italiano e cerco Jasper.

Lo trovo in un banco in seconda fila, che mi aspetta ascoltando musica.

Mi siedo accanto a lui.

Sta cantando a bassa voce, girato dalla parte opposta a quella in cui lo guardo io, verso le finestre.

"Take you like a drug, I taste you on my tongue, You ask me what I'm thinking about" canta, e lo ascolto adorante.

All'improvviso si gira verso di me, notando che con le mie unghie riprendevo il ritmo della canzone, Daddy Issues.

"Ah, buongiorno Criminale. Non ti avevo notata" mi dice, probabilmente a disagio perché l'ho sentito cantare.

"Non sei male, Hall" gli dico e lui mi sorride.

In quel momento arrivano anche Evelyn, Charlotte e Millie, probabilmente per farmi fare l'ennesimo pianto dell'anno.

"Jasperuccio" dice la terza, "Non mi aspettavo che stessi con una... così" continua disgustata.

Si aggiunge anche Evelyn, che esclama: "Pensavo avessi gusti più decenti, diciamo. Non credevo proprio che ti piacesse una ragazza che indossa vestiti larghi per nascondere il proprio fisico, evidentemente perché mangia troppo. Pensavo di avere qualche speranza, almeno io non ho paura di nascondermi" mi fa l'occhiolino.

Le parole colpiscono come pugnali.

Il respiro comincia ad essere pesante.

Jasper ferma il tempo. All'improvviso.

"È la tua occasione per vendicarti" sussurra dolce.

Prendo dei fogli e un pennarello. Nel primo scrivo "Sono una puttana" nel secondo "Lei è una puttana" con una freccia puntata verso il primo foglio, e infine, nel terzo, scrivo "Loro due sono delle puttane. E lo sono anche io" prendo lo scotch e attacco uno per uno i fogli alle tre vipere.

"Originale" dice Jas ridacchiando.

Prendo il pennarello e disegno dei baffi alle tre.

Poi riattivo il tempo.

Non riesco a trattenere una risatina.

Loro si guardando scandalizzate, e dopo aver letto i fogli vanno a sedersi imbarazzate. Io e Jasper ci diamo il cinque e lui mi lancia un'occhiata d'intesa, gli occhi increspati.

Sei sicura di essere così forte e coraggiosa?

Detto sinceramente, no. Forse quelle sono le parole più dure che mi abbiano mai rivolto in cinque anni. Come hanno fatto a notare che era per il fisico? Nessuno mi aveva mai chiesto nulla.

"Stai...Bene?" chiede Jasper, e io annuisco poco convinta, ma lui decide, fortunatamente, di non intervenire ancora e di non fare domande.

La lezione continua normalmente, Jasper è un buon compagno di banco, infatti spero che durante le altre lezione non ci saranno altri 'intoppi' di questo genere.

Quando suona la campanella decido di allontanarmi da Jasper, che sta raggiungendo il suo gruppo. Invece mi avvio verso i bagni.

Mi chiudo in uno di essi e prendo il pezzo di torta rimasto.

Apro la scatolina.

Ancora un pezzo, 'Pril. Solo un piccolo pezzettino.

Prendo la forchettina e ne inforco un minuscolo cucchiaio.

Lo mangio.

Perché mi hanno detto che sono grassa indirettamente?

Mangio troppo?

Devo mettermi a dieta?

Piacerei a Jasper? Mi piace Jasper?

Scoppio in lacrime. I singhiozzi riempiono il piccolo spazio. Non è giusto...

Il corpo è scosso dai singulti, tremo da capo a piedi e non vedo l'ora di tornare a casa.

Apro la tavoletta del water, chiudo il contenitore e lo ripongo nello zaino. Mi raccolgo i capelli e comincio a vomitare, i conati si sovrappongono ai singhiozzi.

Quando mi appoggio al muro e controllo il cellulare, vedo un messaggio da parte di Jasper: Dove diavolo sei finita?

Gli rispondo: Sono in bagno, ho vomitato. Penso che chiamerò a casa. Tra poco arrivo in classe di Francese e lo chiedo alla professoressa.

Sei sicura di stare bene? Replica, Ti accompagno io. Non mi costerà nulla qualche minuto di ritardo. Ci vediamo lì.

Gli rispondo con un <<Ok>> buttato un po' a caso e mi dirigo verso la classe di Francese un po' malandata, i capelli in disordine e il trucco sciolto, che ripulisco velocemente.

Entro nell'aula e tutti mi puntano gli occhi addosso.

"Jones, grazie per averci meravigliati con la sua presenza" esordisce la Tupper.

Resto ferma davanti alla porta d'entrata, "Mi scusi professoressa, non mi sono sentita bene e ho vomitato" dico subito.

"Ah, scusami April, vai a chiamare casa" mi sorride lei.

Esco dalla classe nello stesso momento in cui Jas arriva.

Gli cammino davanti e lui non fa domande, la sua presenza mi mette a disagio ma nello stesso momento mi rincuora.

Chiamo mia madre, che arriva dopo 10 minuti.

Jasper mi prende per un braccio costringendomi a voltarmi verso di lui.

"Non ne vuoi parlare?", chiede con sguardo supplichevole, "Non è il momento, Hall. Ne parleremo quando me la sentirò. Ci vediamo dopodomani", replico ferma.

"Come mai dopodomani?", si acciglia arricciando il naso.

Gli farei una foto.

"Mi riprendo sempre in due giorni. E, soprattutto, non posso saltare troppi giorni di scuola".

Lui mi carezza il braccio e mi lascia andare, ancora formicolante.

Quando entro in macchina con aria svogliata e con uno sguardo perso, capisce che è qualcosa che va oltre alla salute fisica.

Chiede spiegazioni e gliele do senza esitazioni, perché so che insisterebbe e non voglio farla arrabbiare.

"April, è tutto okay. Non ti devi assolutamente mettere a dieta per un ragazzo, e soprattutto non secondo ordine di quelle tre vipere. Tutto si risolverà. Quando avrò i colloqui con i professori allora ne parlerò, la situazione sta degenerando" mi abbraccia a lungo, e mi sento veramente al sicuro.

Ma è quando arrivo in camera mia che mi sfogo veramente, piangendo come mai ho fatto per tre ragazze dalla lingua affilata che osservano molto e sanno che parole rifilarti per farti star male.

{spazio autrice: ciao a tutti! ecco il nono capitolo di eternals, atteso - penso - da tutti ma soprattutto da BookslifeofElena vero Elena? comunque le mancano pochi follower ai 100 quindi SEGUITELA.

e niente, io direi che ci vediamo al prossimo capitolo, che penso proprio sarà dalla parte di April, nulla.

passo e chiudo💜}

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