Capitolo 5

Come doveva ammettere di aver sperato, a Jongho quella scuola stava piacendo quando erano solo tre che ci era dentro.

Forse non era esattamente il meglio del meglio, ma immaginava che quello fosse dovuto al fatto che era una scuola.

Però di sicuro era meglio di quella in cui stava prima, e per quanto alcuni professori potessero essere, con rispetto parlando, delle gran pezze da culo, per certi aspetti era addirittura rilassante.

Di sicuro era bello che potesse stare di nuovo con Mingi, anche se questo voleva dire sorbirsi tutte le sue trite infinite sulle caramelle rosa e gommose e venir frustrantemente seminato ogni volta che lo inseguiva per riprendersele.

Poi anche gli altri studenti sembravano essere abbastanza simpatici.

Il giorno prima, ad esempio, sette di loro si erano andati a sedere al loro tavolo e a parte due tali Wooyoung e Seonghwa che continuavano a bisticciarsi, arrivando addirittura a tirarsi vicendevolmente i capelli, e la ragazza che sembrava incredibilmente timida ed era riuscita a malapena a presentarsi prima di ritornare al suo cibo e al suo libro, si erano dimostrati tutti abbastanza simpatici.

Quattro su sette non gli sembrava una percentuale così pessima.

E poi, non da ultimo, c'era lui.

Il muretto.

Certo, mingi aveva già voglia di farlo saltare in aria con la dinamite pur di non dovercisi più sedere, ma a Jongho invece piaceva.

Che cosa c'era di meglio da fare durante gli intervalli se non sedersi su un muretto illuminato dal sole e mangiare caramelle rosa e gommose?

Un sacco di cose, aveva commentato quella mattina Mingi, palesemente infastidito.

Ma comunque, anche mugugnando oscenità, aveva accettato di sedersi lì a mangiare dei semplicissimi biscotti, mentre, di fianco a lui, l'amico fedele al suo culto, si ingozzava di caramelle rigorosamente rosa e gommose.

-Che cosa ne pensi?- chiese all'improvviso.

-Di che?- chiese Jongho guardandolo mentre masticava.

Si era perso qualcosa? Non gli risultava. Sicuramente l'altro era andato a riagganciare qualche conversazione di ore prima, che lui nemmeno ricordava più.

-Dei ragazzi.-

-Quali ragazzi?-

-Come che ragazzi?!- si scocciò subito Mingi.

-Be', sai, nel mondo ce ne sono parecchi, e dal momento che, per quanto ne so io, non hanno molto a che fare con le caramelle rosa e gommose, io non me ne interesso particolarmente.

-Quindi?

-Quali ragazzi?-

L'altro gli lanciò un'occhiataccia da dietro il suo sacchetto di biscotti.

-Quelli di ieri, ovviamente.-

Ah, quindi era andato a recuperare qualcosa da addirittura il giorno prima. A posto.

-quelli che si sono seduti al nostro tavolo?- chiese.

-Non ne abbiamo visti molti altri, mi pare.-

-Ah, no? Perché a me sembra sembra che siamo in una scuola letteralmente piena di ragazzi, sai?-

Ridacchiò sentendo l'amico digrignare i denti e sapendo quando si stava trattenendo per non farlo fuori seduta stante.

-E poi una era una ragazza.- rincarò la dose.

Ci fu un secondo di silenzio decisamente molto teso.

-Io ti ammazzo.- ringhiò poi il più alto.

-E poi come farai a dirmi quello che vuoi dirmi, se sono morto?- ridacchiò Jongho.

-Non te lo dirò. Semplice.-

-Peccato.-

-Senti, ce la fai a non farmi perdere la pazienza e buttarti in un bidone pieno fino all'orlo di caramelle gommose e rosa?-

-Rosa e gommose.-

-Ce la fai?!-

-Dipende da te, Mingi caro.-

-Lo sai che Yeosang ti ha praticamente mangiato con gli occhi per tutto il pranzo?- gli chiese mingi, prima di prima di perdere veramente la pazienza e far saltare in aria non solo quel dannatissimo muretto, ma anche il suo maledetto amico e le sue caramelle rosa e gommose o gommose e rosa che fossero.

-Eh?- fece distrattamente l'altro tornando ovviamente a occuparsi delle sue caramelle, con le quali era palesemente sposato.

-Yeosang ti ha fissato per tutto il pranzo.- ripeté.

-Qual'era Yeosang?- chiese l'altro, che pareva aver finalmente sentito.

-Quello figo.-

-Non mi sembra una descrizione obbiettiva. Erano tutti dei fighi.- fece Jongho, scuotendo le spalle.

-Ah... Anche tu li hai guardati, noto.-

-Anche tu, no?-

-... Erano seduti al nostro stesso tavolo, come facevo a non guardarli?-

-Ecco, vedi?

-Quindi, qual'era Yeosang?-

-Era quello che non stava sbirciando timidamente me, quello che non stava bisticciando con l'altro, quello che non stava cercando di separare i due che si bisticciavano, quello che non stava cercando di impedire all'altro di...

-Era quello che ti ha fissato tutto il tempo!- sbottò esasperato il ragazzo. -Come accidenti è possibile che non te ne sei accorto?!

-Ah, no, aspetta, lo so: stavi occupandosi delle tue amate caramelle, vero?-

-Esattamente.

-Nella vita ci sono delle priorità, sai?-

-Sì, lo so.

-E tu invece lo sai che le hai un po' incasinate?-

-Non è vero. Prima di tutto le caramelle rosa e gommose, poi tu e dopo tutto il resto.- ribatté Jongho.

Mingi sospirò.

-E' esattamente quello che stavo dicendo.

-Senti, hai presente quello con la felpa blu?- chiese, pregando che quel degenerato del suo amico ce lo avesse presente, altrimenti non sapeva come fargli capire qual'era il ragazzo che molto probabilmente gli stava sbavando dietro.

Jongho parve pensare per un momento, con le sopracciglia aggrottate, poi il suo viso si illuminò come se gli avessero puntato contro un led.

-Ah, ma quel figo da paura?!- esclamò mettendosi in bocca tre caramelle.

-Sì, quello.- sbuffò Mingi alzando gli occhi al cielo.

-Quindi? Che cos'ha quel tale?-

-Ti ho detto che ti ha fissato per tutto il pranzo!- sbottò il ragazzo, esasperato.

Jongho si lamentava sempre che lui pensava per troppo tempo alle cose, ma lui invece non riusciva a concentrarsi per più di quindici secondi sullo stesso argomento. A ameno che non si trattasse di cose inerenti le caramelle rosa e gommose. E, onestamente, non sapeva proprio chi di loro due fosse peggio.

E, ne era alquanto sicuro, insieme erano insopportabili.

Probabilmente più o meno come quei due del giorno prima, quei tali Seonghwa e Wooyoung, che non facevano altro che bisticciarsi.

-Avevo qualcosa in faccia?-

-Certo. La pelle e quella tua solita espressione da rimbambiti quale sei.

-Sai, secondo me gli piaci.-

A quelle parole, l'altro ragazzo si immobilizzò con una mano affondata fra le caramelle rosa e gommose.

-A chi?-

-Al figo da paura!-

-Io?-

-No, il tuo gemello sveglio!-

-Non sapevo di averne uno.

-No, a parte gli scherzi, non scherzare.

-non è che ci sono gay dappertutto e non è che siamo in una teen fiction in cui appena uno dei protagonisti cambia scuola, l'altro lo nota, i loro occhi si incrociano e...-

-A me non risulta che i vostri occhi si siano incrociati. Tu eri, come sempre, troppo preso dal tuo cibo, se così lo si può chiamare.- mugugnò Mingi.

-Stai zitto! Mi hai rovinato il discorso sensazionale!- lo accusò l'amico puntandogli contro l'indice accusatore.

-E poi potrebbero benissimo essere bisessuali.- proseguì l'altro, impassibile.

-hai capito benissimo che cosa intendo!-

-E tu sei almeno reso conto che almeno quattro su sette lì erano molto decisamente almeno bisessuali?-

-No? Mica ci ho fatto caso... Ho solo notato che quella Deiji era palesemente fidanzata con il suo libro.-

-E non ti sei accorto che Honjoong e Seonghwa erano altrettanto palesemente fidanzati?-

-Oh, davvero? No, non ci avevo fatto caso..- mugugnò il ragazzo mettendosi in bocca una caramella, meditabondo.

-E che San e Wooyoung flirtavano spudoratamente?-

-Temo di no, sai?-

-E veramente non ti sei accorto di come Yeosang ti stava guardando?-

-Sicuramente voleva mangiarsi le mie caramelle..-

-Sicuramente voleva mangiarsi te.-

-Tu piuttosto, che mi dici quel Yunho che ti sbirciava timidamente?-

-Cosa?!-




E io che ho trascritto questo capitolo riprovando ad ascoltare la musica che ascoltavo back in 2023 (rkomi) e mi sono messa a ridere e non smettevo più quando è partita "Nuovo Range" perché ceh no gente non ce la posso fare. Torno al K-pop.

Okay, ora vado a fare qualcos'altro (studiare chimica), e voi votate o...

Bạn đang đọc truyện trên: truyentop.pro