PROMESSE
Lili era una di quelle persone che pensava che quando viene fatta una promessa, poi bisogna anche mantenerla.
Il che è perfettamente giusto.
Quindi, se Jungkook, dio degli animali da compagnia, le aveva promesso, in cambio del fatto che lei facesse disinnamorare di lui Taehyung, dio della moda, di portarla allo stadio a vedere la Juve contro l'Inter, avrebbe fatto meglio a farlo, altrimenti gli avrebbe fatto vedere lei fino a che punto si poteva spingere l'indignazione di una divina Signora dello Sclero.
Era una questione seria, per Zeus suo padre!
-Ma adesso gli faccio vedere io, a quella gran testa...-imprecò la dea avanzando a passo di marcia verso la porta della dimora dei divini, rispettati, amati, temuti eccetera Signori del K-pop.
Giunta che fu davanti al portone, afferrò il batacchio a forma di 7 e lo percosse violentemente.
Si sentirono dei passi precipitosi e poi, all'altezza degli occhi si aprì uno sportellino e comparvero degli occhi inconfondibilmente appartenenti a Taehyung.
-Chi è?- chiese sospettoso l'idol.
-Una Signora dello Sclero estremamente incazzata.
-Apri immediatamente, se non vuoi che ti piazzo una namjin dritta sul muso.-
-Anche io sono contento di rivederti, Lili cara.- disse il dio aprendole galantemente la porta.
La ragazza scrutò co aria critica la vestaglia a coniglietti indossata dal Signore della Moda. A quanto pareva, anche dopo aver operato il disinnamoramento, rimanevano delle tracce della Jungkook_mania.
-Dov'è Jungkook?- chiese.
-Perché vuoi saperlo?- le domandò in tutta risposta l'altro.
Lili sbuffò. Dei, ecco cosa. Sempre lì che trovavano il modo di farti perdere tempo con domande le cui risposte erano più che evidenti.
-Devo tirargli un pallone sul naso.-
-Ah, okay.
-Comunque, cinque minuti fa è corso in camera sua farfugliando qualcosa di insensato a proposito di un appuntamento relativo al calcio...-
Finalmente, la Signora dei Capelli, si degnò di sorridere.
-Ah, allora è tutto okay.-
Tae la guardò sconcertato mentre lei si appoggiava al muro in atteggiamento di attesa.
-Vuoi qualcosa, mentre lo aspetti?.-
-No, grazie. Farà meglio a darsi una mossa oppure potrei predirgli che si prenderà una sfera della veggenza in testa.-
Circa due minuti dopo, quando la ragazza stava già per perdere la pazienza, Jungkook arrivò in scivolata giù dalle scale.
In parole povere: inciampò nei suoi stessi piedi, si fece rotolando due piani di scale e qualche metro di pavimento per infine andare a cozzare con la testa contro la porta di legno massello.
-Era ora.- sbuffò Lili staccandosi dalla parte.
Taehyung invece inclinò di lato la testa e guardò il collega con un sorrisetto a metà fra il divertito e l'imbarazzato.
-Be', almeno l'outfit è passabile.- commentò.
Jungkook si rialzò, ignorò volutamente Taehyung e si rivolse alla Signora dei Capelli.
-Andiamo?- le chiese.
Lei sollevò un sopracciglio.
-Sei sicuro di non star dimenticando niente né nessuno?- ci tenne ad assicurarsi.
Il dio si tastò le tasche dei pantaloni.
-Il telefono ce l'ho, i biglietti ce li ho, i documenti pure...
-Ah, sì, sto dimenticando Felix.-
-Felix? Lee Felix? Il chewingum biondo e lentigginoso?-
-Sì.-
-E che cazzo ci viene a fare lui?-
-Bho. Mi è parso di capire che vuole cercare di avvicinare Didi al calcio perché è stufo che giochi a basket, dove finisce per frequentare troppo spesso persone problematiche come te, Aime, Emma e, soprattutto, Mr. Collanine, Yoongi e Hyunjin.-
Lili alzò gli occhi al cielo.
-Ecco un altro BROblematico geloso-Ma scusa, non faceva meglio a cercare di introdurla alla boxe, che è anche più utile?-
-Ci ha provato, ma lei lo ha tramortito ancora prima che riuscisse a farla entrare in palestra.-
-Mi pare giusto.- commentò la dea.
Poi realizzò.
-Ceh, sto per andare allo stadio con te, Felix e Didi?-
-Esattamente.-
-Sarà un incubo.-
Per prima cosa passarono a prendere Felix, che sorrise e si infilò sui sedili posteriori.
Poi toccò a Didi, cosa che Lili trovava molto stupida; se solo glielo avessero detto prima, che quella cretina doveva andare con loro, l'avrebbe buttata giù dal letto prima di uscire e se la sarebbe portata dietro.
Quando arrivarono davanti alla casa delle Signore dello Sclero, della ragazza neppure la più pallida traccia.
-Strano, dovrebbe essere già fuori. Siamo stati fino alle due di notte a metterci d'accordo.- osservò Felix.
-Chissà perché non si è ancora svegliata, allora.-
Proprio in quel momento, come per salvarli da un'altra discussione nonsense, la porta d'ingresso si aprì e si intravide Vale spingere fuori Didi, che, prima di raggiungere la macchina e sedersi inavvertitamente di fianco a Felix, incespicò almeno tre volte nelle ciabatte infradito.
-Ma si può sapere come ti sei conciata?- chiese Jungkook voltandosi a guardare i suoi capelli legati in maniera più che approssimativa, la maglietta e i pantaloncini di tuta che indossava.
-E quella maglietta?- gli fece eco Lili.
-E' il mio pigiama.-
-Ma che cavolo ti metti un pigiama del Milan per andare a vedere un partita Inter contro Juve?!-
-Non ho fatto in tempo a cambiarmi.- rispose la Signora degli Addominali stringendosi nelle spalle.
Il che non faceva una piega.
Lili alzò di nuovo gli occhi al cielo e li fece roteare talmente tanto che fra un po' prendevano il volo.
"Ma che cos'ho fatto di male per meritarmi tutto questo?" si chiese.
"Ah sì: ho fatto disinnamorare Taehyung di Jungkook." si rispose subito dopo.
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