Summer Camp (p4)
-Che cosa sta succedendo qua?- chiese una voce sconosciuta.
Didi, Lili, Emma ed Aime interruppero il loro due contro due e si voltarono verso il nuovo arrivato.
-E tu chi saresti?- chiese sospettosa Aime.
-Infatti.
-Perché non stai ballando il twerk assieme agli altri?- le fecero eco Lili ed Emma.
-Emo Boy.- constatò invece la Signora degli Addominali.
-Che cosa ci fai qua?- chiese poi.
-Ah, quindi ti ricordi di me.- disse Emo Boy spostando lo sguardo sulla dea.
-E certo che mi ricordo di te! Piazzavi dei canestri da tre punti che ceh...- disse lei, prima di rendersi conto che forse si era lasciata trascinare un pochino troppo.
-Comunque, questo non ambia minimamente la situazione. Che cosa ci fai tu qua?
-Quei canestri erano sì molto belli, ma non così belli da dimostrare una discendenza divina.-
-Infatti io sono un comune mortale.
-E, prima che tu me lo chieda di nuovo, sono qui per tentare di diventare il dio del basket.-
-Pure tu?!- si spazientì Lili.
-Esattamente.- le sorrise Emo Boy.
-E che cosa ti fa pensare che tu riuscirai ad ottenerlo?- indagò Aime piantandosi le mani sui fianchi.
-Il fatto che ho il favore di una dea.- rispose l'aspirante dio indicando Ddi con un cenno del mento.
-Io?! Che cosa c'entro io?!- saltò su lei.
-Non negare che sei rimasta molto stupita da me e dalle mie performance in partita.-
-Sì, certo, solo perché sei tutto tatuato e hai i capelli tinti di bianco. Oltre che per, ovviamente, il fatto che piazzi dei magnifici canestri da tre punti.
-ma è durata solo due minuti, il tempo di accorgermi che sei tutto tatuato, hai capelli tinti di bianco e che tutti quei canestri che facevi li facevi per la tua squadra, avversaria di quella per la quale io tifavo.
-Quindi, bro...
-E, poi, scusa, come ti è saltato in mente che, dopo aver magnificamente bocciato la mia crush, avrei sostenuto uno a caso solo perché aveva un bel soprannome?-
-A proposito: perché mi chiami Emo Boy?- indagò Emo Boy., apparentemente non molto colpito dal mancato sostegno da parte delle dee.
Didi ci pensò su un momento.
-E' stato Mr. Quattrocchi, ad affibbiarti il soprannome, visto che, anche se mi tratta bene, è un'emerita testa di cazzo e giudica le persone solo perché hanno i capelli decolorati.
-A proposito: lo sai che decolorarsi i capelli non fa bene alla salute?
-E lo sai che ho giusto giusto appena deciso che mi batterò fino all'ultimo icore perché il basket rimanga uno sport libero e senza dei; quindi adesso puoi anche andare a twerkare con gli altri, visto che io devo finire la partita con queste qua.-
Ma non appena Emo Boy si fu allontanato e lei si voltò verso le altre tre, scoprì che Aime si era allontanata con Yoongi, Emma insieme a quei due soliti semidei del Pantheon dell'Olimpo, mentre Lili era partita a caccia di bananamilk.
E lei, come sempre, era rimasta da sola.
Il che, a ben pensarci, non era neanche così male, essendo che in tale modo poteva tirare a canestro in divina pace.
-Dylan!-
Manco a dirlo, ecco quella testa di deficiente.
-Dica.-
-Ferma questa roba!-
-Sarebbe una specie di blocco, no? Quindi sai già che non ne sono capace.- rispose con noncuranza la dea tirando la palla e, immancabilmente, facendo canestro.
Mr. Collanine digrignò i denti, pronto a saltarle addosso e farla a pezzi.
-Tu, brutta, stronza, troia...-
-Mi hai dato della troia una volta di troppo.- avvertì Didi, a sua volta pronta a farlo a pezzi.
Manco il tempo di fare un passo verso lo scocciatore, che qualcuno le cinse delicatamente ma fermamente la vita con le braccia e la tirò all'indietro (mi sento terribilmente cretina a scrivere queste cose, ma se poi taglio queste parti Vale non è contenta).
-Dai, Didi, lascialo perdere. Poi lo sai che noi dei non possiamo utilizzare i nostri poteri contro i comuni mortali.-
-Io non sono un...- iniziò indignato Mr. Collanine, guardando infastidito il tizio che aveva avvicinato il suo capro espiatorio preferito.
-Sì che tu sei un comune mortale.- dissero all'unisono Didi e il suddetto tizio.
-E ora vai a twerkare!- aggiunse subito dopo la dea.
-Ma...-
-Niente "ma"! O vuoi che ti faccia diventare ipotonico, uhu?!-
-Va bene, va bene, vado.- sospirò rassegnato il ragazzo prendendo a braccetto Clone 8 e andando assieme a lui a twerkare su un a qualche canzone dai costumi strimin... no, niente, decisamente molto discutibili.
Didi si scrollò di dosso le mani del tale che l'aveva fermata dal fare scempio dell'aspirante dio del basket.
-Felix.- constatò voltandosi a guardarlo.
Non che non lo avesse riconosciuto. Anzi. Tanto per cominciare, la sua voce era assolutamente inconfondibile. E poi il modo in cui la toccava; per esempio, lui, a differenza di più o meno tutti gli altri abitanti del Megaverso, riusciva a farlo senza poi ritrovarsi senza mani.
Però, dire il suo nome le piaceva particolarmente, non sapeva neanche precisamente perché.
-A quanto pare sono arrivato appena in tempo per salvare le penne a quel povero ragazzo, eh?-
La dea scosse le spalle.
-Tanto ce ne sono altri nove identici a lui.
-Tu, più che altro. Che cosa ci fa un fanatico del calcio in un campo estivo di basket?-
Felix si grattò il naso e le sorrise.
-Be', in verità, ero venuto a prendere te.-
-Me?-
-Sì. Ceh, ho pensato che, adesso che siamo fidanzati...-
La Signora degli Addominali sentì che le stava sfuggendo un dettaglio di estrema importanza.
-Noi siamo fidanzati?- chiese.
Il dio la guardò con aria rassegnata.
-Ti sei di nuovo strafatta di sciroppo di sambuco, vero?-
-ma se nemmeno c'è il sambuco, in questa stagione!
-E poi di che accidenti stai parlando?!-
-Sai, se magari tu la smettessi di dividerti fra ottomilacinquecento storie...- sbuffò Felix, scostandosi il ciuffo da davanti agli occhi.
Didi lo guardò sempre più sconcertata.
-Sicuro di non essere tu, quello che si è ubriacato? Probabilmente non te l'ho mai detto, ma, oltre che aromantica, sono anche abbastanza asessuale. Quindi è decisamente fuori discussione che io abbia ottomilacinquecento...-
*god facepalmed*
-Ma damn, Didi! Non quel genere di storie.
-Parlo delle storie. Hai presente, quelle scritte.
-Tu ne hai fatta una, "I Signori del K-pop", in cui io e te ci fidanziamo...-
-Ah.
-Chissà che cosa mi ero bevuta.
-Quindi adesso siamo fidanzati.-
-Già.
-Non ne posso più di tutti questi cestisti twerkanti.
-Andiamo?-
-Dove?-
-A letto.-
*Didishoked*
Didi: No! *scappa*
Felix: *la riacchiappa* Dai, su, rilassati, stavo scerzando.
Didi: *si divincola* Non ci credo! Lasciamo andare oppure ti facci diventare ipotonico!
Felix: *le soffia sul collo*
Didi: *diventa preda del rigor mortis*
Felix: Azz, mi sa che questa volta l'ho ammazzata sul serio.
N.d.A.: L'ultima battuta la può capire solo chi ha letto anche "I Signori del K-pop".
Questo capitolo fa veramente schifo, no?
Contate che però l'ho scritto in due sere in cui, per vari motivi, stavo da schifo e quindi vabbè già tanto se è venuto fuori così e non depresso al 100%.
Felix>>>>
Comunque, il Summer Camp è finalmente finito. Passiamo alla Jimin-sirena.
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