Capitolo 1
Dopo quattro anni...
Pov Sophie:
Suona la sveglia e io come al solito non la spengo; ho imparato a dormire anche mentre suona, però dopo neanche trenta secondi mio cugino entra in camera
-Soph spegni quella cazzo di sveglia!-
-Non rompermi i coglioni e continua a dormire!-
Lui farfuglia qualcosa e io per evitare di sentire ancora la sua voce, spengo la sveglia; anche se a mio cugino è venuta la meravigliosa idea di rovesciarmi un bicchiere d'acqua fredda in faccia, io mi alzo abbastanza arrabbiata
-Ma che problemi hai deficiente?-
-Non ti svegliavi e come al solito la sveglia sul tuo telefono è rimasta accesa-
-Matthew io vorrei capire, come diamine pretendi che io mi svegli alle sette di mattina dopo la sbronza di ieri; dove guarda caso c'eri pure tu ed eri messo peggio di me-
-Soph io ho praticamente vomitato tutto e tu invece no, hai ancora...-
Prima che finisca di parlare mi viene un conato di vomito e di conseguenza corro in bagno a vomitare, Matthew mi raggiunge subito per tenermi i capelli
-Stavo dicendo che hai ancora tutto l'alcool dentro lo stomaco-
Lo guardo malissimo
-Me la dai un'aspirina gentilmente?-
-Si te la vado a prendere, tu intanto datti una lavata e cambiati, che puzzi di alcool-
-Ti voglio bene Matt-
-Sta parlando la parte sobria di te o quella ancora ubriaca?-
-Che rimbambito che sei, sono sobria adesso-
-Anche io ti voglio bene, piccola ubriacona-
Gli tiro uno schiaffo sulla spalla ridendo, lui ricambia la mia risara e va in cucina per concedermi la privacy per prepararmi. Mi faccio una veloce doccia, per poi infilarmi un semplice jeans e un top bianco un po' scollato a maniche corte con sopra una giacca di pelle; ai capelli lascio i boccoli e infine mi trucco per migliorare la faccia da zombie che mi ritrovo. Dopo circa un quarto d'ora raggiungo mio cugino in cucina
-Vuoi un po' di caffè?-
-Se vuoi vedermi vomitare come prima volentieri-
Lui mi porge una tazza con dentro un liquido scuro
-Matthew sei stronzo-
Mio cugino ride, mentre io lo guardo male
-Dai cretina bevi non ti ho versato il caffè, è cioccolata-
Prendo la tazza fumante e bevo il contenuto, per poi lavare la tazza da cui ho bevuto e lasciando le stoviglie restanti nelle mani di mio cugino. Il campanello di casa suona, io vado subito ad aprire e al di fuori trovo la mia migliore amica Rachele
-Ciao Soph, come stai dopo la sbronza di ieri?-
-Ciao Rachy, direi che sto meglio di quanto mi aspettassi-
Mio cugino si avvicina
-Ma se stamattina hai vomitato l'anima-
-Matthew stai zitto, che tu eri messo peggio di me-
-Allora l'aspirina non la vuoi?-
-Ma cosa non la voglio aoh, dammi sta aspirina-
Mio cugino mi passa il pacchetto di aspirine e una bottiglia d'acqua tiepida
-Soph non finire tutto il pacchetto-
-Matt se un'aspirina non mi fa effetto ne prendo altre-
-Se ti continua a far male stringi i denti e resisti, perchè tutte quelle pasticche ti fanno male-
Rachele mi mette un braccio intorno alle spalle
-Tranquillo Matthew la controllo io-
Mio cugino ride leggermente
-Rachele ci manca poco che tu sei messa come lei-
Io e la mia amica ridiamo
-Si quello è vero, però reggo di più-
-Si, si Rachy contaci-
Salutiamo mio cugino e andiamo a scuola, dove prima di entrare in classe mando giù due aspirine
-Rachy se saltiamo la scuola?-
-Soph no dai, non siamo andate a scuola tutta settimana, almeno oggi-
Io sbuffo e lei mi mette un braccio intorno alle spalle, per poi andare in classe dove ci sediamo all'ultimo banco; almeno evito di ascoltare la pallosa lezione di matematica che odio con tutto il mio cuore. Passo tutta la lezione a scarabocchiare il libro, giusto per non lasciarlo in bianco; suona la campana ed io esco velocemente dall'aula per andare in bagno a fumarmi una sigaretta di marijuana, mi raggiunge subito Rachele che mi guarda male; mentre io le porgo il pacchetto
-Rachy ne vuoi una?-
Le me ne prende una dal pacchetto
-Non dovresti fumarle e non dovrei neanche io, ma...-
-Sono troppo buone le sigarette che prendo, ammettilo-
-Si lo ammetto, come và il mal di testa?-
-Di merda, le aspirine non fanno effetto-
Ne tiro fuori altre due dal pacchetto e le mando giù, per poi spegnere la sigaretta nel lavandino
-Adesso che lezione abbiamo?-
-Penso storia o filosofia-
-Una peggio dell'altra, sicura che vuoi restare a scuola?-
-Si perchè se i miei trovano un'altra assenza non mi fanno venire in discoteca a vita, ma se vuoi dopo gli allenamenti puoi venire da me e ci prepariamo insieme-
-Stasera un amico di mio cugino fa una festa in un bosco, sarà una figata assurda. Se vuoi possiamo andare lì-
-Si dai va bene, vada per la festa nel bosco-
La giornata scolastica finisce e io sono appena arriva a casa, mio cugino per ora non c'è, sarà uscito con i suoi amici e di sicuro non torna a casa prima delle cinque e io a quell'ora sarò già sulla pista del palazzetto sportivo a correre.
Mi scaldo del cibo cinese e accendo la tv, adesso è in onda il telegiornale e come ogni giorno da quattro anni a questa parte si sente parlare del ragazzo scomparso nella Green streets e della ragazzina che ha chiamato il 911 e adesso vive con il cugino; per l'esattezza la ragazza che ha chiamato il 911 sono io e i miei genitori quella sera non sono mai venuti a prendermi e io sono andata a vivere con mio cugino. Mio fratello mi manca tanto è stata la persona che mi è stata vicina nel periodo più brutto della mia vita, che è stato quello dove i nostri genitori litigavano ogni singola sera; io ogni volta tremavo come una foglia e Luca a quel punto prendeva gli auricolari metteva le canzoni degli Imagine Dragons a tutto volume e mi abbracciava per tranquilizzarmi.
Flashback Sophie:
-La devi smettere di uscire con altri uomini, sai quanto mi fa incazzare questa roba!-
-Ti ho già detto che sono solo andata a trovare mia sorella in ospedale, visto che è in terapia intensiva e rischia di morire a breve-
Io corro nel mia camera in lacrime, mi siedo sul letto e mi tappo le orecchie con le mani; le urla dei miei genitori continuano senza interruzioni e io inizio a tremare, per la paura che si picchino a vicenda. Mio fratello entra nella mia camera e mi abbraccia
-Sophina stai tranquilla che non succede niente-
-Ho paura che si picchiano Luca-
La mia voce è tutta tremolante, mentre quella di mio fratello è tranquilla, ma sò che lui finge di non essere spaventato solo per tranquilizzarmi. Si alza dal letto per prendere le cuffie dal mio cassetto, le attacca al suo telefono e fa partire una playlist di canzoni degli Imagine Dragons; sò quanto queste canzoni non gli piacciano, però lui le ascolta a tutto volume insieme a me e non mi chiede mai se voglio cambiare musica o magari uscire di casa per evitare di sentire i nostri genitori urlare; a lui va bene stare abbracciato a me nel mio letto e ascoltare per ore e ore lo stesso tipo di musica e io gli sono tanto grata per questo. La lite dall'altra parte della casa finisce, io abbraccio mio fratello
-Grazie Luca, ti voglio bene-
Lui mi accarezza la testa
-Di niente Sophina a me basta che stai tranquilla, ti voglio bene anche io-
Fine flashback
Note autrice: Ecco a voi il secondo capitolo, spero vi piaccia, ditemi cosa ne pensate nei commenti. Il prossimo capitolo dovrei riuscire a pubblicarlo entro martedì sera, perchè vorrei riuscire a pubblicare un giorno un capitolo di Symphony e quello dopo un nuovo capitolo di questa storia qua. Nell'attesa lasciate una stellina e un commento e alla prossima <3.
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