CAPITOLO 1
-Allora, ragazzi, che facciamo?- chiese Minho buttando la testa all'indietro sullo schienale della sedia.
-Mangiamo?- propose Felix alzando gli occhi dal cellulare.
-Abbiamo fatto pranzo mezz'ora fa!-
-Ah, giusto.
-Vabbè, allora digeriamo.-
-No, guarda, facciamo così: tu stai zitto e guardi il cellulare, noialtri, intanto, troviamo forse qualcosa di interessante da fare.-
-Okay.-
-Felix?- fece Bangchan.
-Sì?-
-Tu dovevi stare zitto!- lo rimbrottò Minho.
-Che cosa stai facendo da ore su quel cellulare?- chiese ancora Bangchan, ignorandolo.
-Guardando video di calcio.- rispose Felix, ignorandolo pure lui.
-Mi sento ignorato.- mugugnò Minho incrociando le braccia sul petto e mettendo su il broncio.
-Oh, hai ragione.
-Scusa.
-Sbaglio mezz'ora fa avevi chiesto che cosa mangiamo?- intervenne prontamente Jeongin, chiudendo la rivista che stava leggendo.
-Guarda, adesso mi sento veramente molto meglio.-
-Veramente, Jeongin, non riesco a capire come tu possa essere così negligente! L'hanno sentito tutti che ha chiesto se preferiamo un gatto a pelo lungo o uno a pelo corto!- lo sgridò Changbin.
Minho li guardò scioccato. Okay che, a differenza della maggior parte degli dei, che orbitavano intorno ai diecimila anni, loro ne aveva meno di cento e quindi, di conseguenza, erano dei minorenni, privi di molti stupide incombenze divine che agli altri invece toccavano; però non era assolutamente un buon motivo per comportarsi come un branco di idioti allo sbaraglio.
Un buon motivo per comportarsi come un branco di idioti allo sbaraglio era solo l'essere effettivamente un branco di idioti allo sbaraglio.
E, adesso che ci pensava, era esattamente quello che loro effettivamente erano.
Infastidito, scacciò il pensiero.
-Okay, rincominciamo da capo...- appunto rincominciò.
-Horn?- domandò Han.
-Che poi somiglia un pochino al mio nome.- aggiunse subito dopo.
-Guarda che te lo stai inventando. Non ci somiglia proprio per niente.- gli fece notare Seungmin.
-Sì che ci somiglia! Entrambi hanno la lettera H all'inizio e la lettera N alla fine!-
-Anche Seungmin e Simon hanno le stesse iniziali e le stesse finali, ma, come puoi ben notare, non si somigliano per niente.-
-O Capo Finisterre?- propose Hyunjin.
-Va', Hyunjin, in questo capitolo è la prima volta che apri la bocca, se non per mangiarti i brownies di Felix, e, veramente, potevi tranquillamente risparmiartelo.- sospirò Minho, quasi rassegnato.
-Okay, allora quello non era.
-Capo Sud Est, allora?- tentò Jeongin.
-A Sud Est è piuttosto dove ora ti calcio male.-
-Forse allora intendeva Capo Hatteras.- intervenne Bangchan.
-No, quello è dove atterrerà di testa dopo essere stato calciato.-
-Capo Palmas?-
-Dio Santo che non sei tu, Changbin.- gemette disperato Minho facendo un facepalm.
-Capo Race?- chiese Seungmin.
-Inizia a correre, prego, prima che ti tiri qualcosa di pesante.-
-Ci sono!- esclamò Bangchan.
-Davvero?!- fece l'altro, speranzoso.
-E' Capo Verde!-
-No, Chris, quello sarà più che altro il tuo occhio quando ti ci avrò tirato un pugno.
-Per the fuckin' Big3, razza di idioti, è il Capo della Buona Speranza persa persa che ho io di riuscire a farmi ascoltare da un branco di idioti allo sbaraglio come siamo noi, a questo punto mi pareva evidente!- sbraitò esasperato il dio.
-...-
Felix alzò lo sguardo dal telefono e sorrise.
-Io lo sapevo.- dichiarò.
-E ALLORA PERCHE' NON L'HAI DETTO SUBITO E MI HAI FATTO SENTIRE TUTTO QUESTO MONTE DI SCEMPIAGGINI, UHU?!-
-Be', mi avevi detto di stare zitto...-
-Giusto.
-E sai cosa?-
-Cosa?-
-CONTINUA PURE A STARCI, ZITTO, OPPURE RISCHI CHE TI STRANGOLO MALE!-
-Perché, si può strangolare bene qualcuno?-
-HO DETTO DI TACERE!-
-Sinceramente, hai detto di stare zitto, non di...-
Senza lasciargli finire la frase, Minho prese un piatto vuoto e glielo tirò in testa, tramortendolo.
-Uhi...- fece quello, spiaggiato sul pavimento in una posa scomposta.
-'Sto idiota parla pure quando è mezzo morto.
-Hyunjin, passami un tuo calzino che glielo metto in bocca, così, magari, se proprio ci va bene, tace.-
-Perché proprio io?- protestò Hyunjin.
Minho digrignò i denti divinamente bianchi e perfetti.
Poi prese una terrina di ceramica, tramortì Hyunjin, gli tolse un calzino e lo mise in bocca a Felix.
-Okay, qualcuno ha qualcos'altro da dire?- chiese sfregandosi le mani.
Changbin alzò una mano.
-Quando si mangia?-
-Se vuoi, ci sono un piatto vuoto e un calzino di Hyunjin anche per te.-
-No, dai, Bin, che poi mi tocca lavare tutto.- lo pregò Jeongin.
-Uffaaaaaaa!-
-Ragazzi, vi giuro: se non mi state a sentire almeno per una cappero di volta, vi tramortisco tutti e poi mi mordo la lingua così non posso neppure chiamare Aime per farvi ripristinare il Capo Ammaccato.-
-Questo, però non l'avevo mai sentito nominare...-rifletté Bangchan.
-No, no, okay sto zitto!- strillò subito dopo proteggendosi la testa con le mani mentre Minho lo minacciava con un vassoio decorato con gattini dagli occhi blu elettrico (l'ha rubato alla Umbridge).
-Sì, però intanto mi sono dimenticato che cosa dovevo dire.-
-Avevi chiesto che cosa avremmo potuto fare, o qualcosa del genere.- gli ricordò Seungmin.
-Ah, sì, giusto.
-Intanto vado a prendere un tranquillante così non ti scuoio, poi ne riparliamo.-
Mugugnando imprecazioni oscene e bestemmie, il dio andò in cucina a cercare un tranquillante.
Si sentì qualcosa rompersi, altre imprecazioni, un paio di ante sbattere, altre bestemmie, qualcosa cadere, ancora imprecazioni e bestemmie, un tonfo e poi più nulla.
-Secondo voi che è successo?- chiese Jeongin dopo qualche minuto.
-Ci è andato giù troppo pesante con quel tranquillante e adesso dorme per una settimana.- rispose sicuro Bangchan, giocherellando con una biro.
-E quei due?- chiese Han indicando con il mento Felix e Hyunjin.
-Dormiranno fino a che quei calzini non puzzeranno troppo, suppongo.-
-Okay, e noi?- chiese Changbin.
-Giochiamo a schiaccia?!- chiese Seungmin balzando agilmente in piedi da seduto sul bordo del tavolo qual'era.
-No, è troppo rumoroso: rischieremmo di svegliare qualcuno e poi romperebbero le divine palle.- negò a malincuore Bangchan.
-Briscola?- propose Jeongin.
-No, o finisce che mi addormento anche io.- rispose Han storcendo la bocca.
-Andiamo i piscina?- fece Bangchan.
-No, o Seungmin si mette a fare il morto e va a cozzare contro tutti e non ci si diverte per niente.-
-Io un'idea ce l'avrei. Vaga ma pur sempre un'idea.- disse appunto Seungmin, poggiandosi un dita sulle labbra con aria pensosa.
-Cosa?-
-Siamo rimasti in cinque, no?-
-Sì.-
-Allora facciamo così: andiamo alla Hybe Labels...-
-Eh?! E perché?! Quei ricconi?! Non faranno altro che guardarci con disprezzo, come se fossimo dei marmocchi casinisti, vedrai! È solo un'idea pessima, altroché; lascia perdere.- si alterò Changbin.
-Mi vuoi almeno lasciar finire la frase?- protestò imbronciato l'altro, incrociando le braccia.
-Sì, scusa.-
-Andiamo alla Hybe Labels, prendiamo il posto dei TXT e ce la spassiamo di brutto.-
-Mi sembra un'ottima idea.- meditò Bangchan.
-Certo che lo è!-
-ma se ci riconoscono o si rendono conto che non siamo i TXT?- obbiettò Han.
-Ma chi vuoi che ci distingua, va'. Noi siamo "cinesi, siamo tutti uguali".- sbuffò Seungmin.
-Questa frase non mi piace per niente. Dà l'impressione che io abbia la tua stessa faccia di merda.- grugnì Bangchan.
-Ma, a parte questo, è un piano splendido.
-LET'S GOOOOOOO!- urlò poi balzando in piedi.
-Sht, deficiente, se urli così, svegli quei tre e salta tutto!- lo rimproverò Jeongin dandogli una gomitata nelle costole.
-Sì, scusa.-
Che cavolo mi è saltato in mente...
Ho paura.
Btw stavo ripassando geografia e quella cosa dei Capi... sappiate solo che erano le tre di notte ed ero a pezzi. Avevo voglia di tenermi occupata e a quanto pare scrivere follie è il modo migliore.
"Cinesi, sono tutti uguali". Ma mettetevi gli occhiali, va'.
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