CAPITOLO 18
Partire per il Polo Nord era stata una faticaccia.
Decisamente una faticaccia.
Una faticaccia da comuni mortali, a dirla tutta.
Prima di tutto avevano dovuto far tornare sobri Jeongin, Seungmin, Minho, Jisung e la gatta. E già quella non era stata esattamente una cosa semplice. Ci avevano messo delle ore, durante le quali i tre dei rimasti sobri avevano visto e sentito delle cose irripetibili e decisamente traumatiche, tutti i piattini rubati alla Umbridge erano finiti tragicamente in pezzi, le scale si erano messe a novanta gradi al contrario scalino per scalino e infine si erano spezzate in due, Hyunjin aveva dovuto trattenersi diverse volte dal far saltare utto in aria e ci era riuscito solo grazie al fatto che, in assenza degli esplosivi, non aveva precisamente idea di come fare, Changbin aveva rischiato tre volte di lasciarci lo scalpo e Felix era rimasto senza voce a furia di urlare a tutti di non fare questo e di non fare quello, rimanendo ovviamente inascoltato.
E, cosa peggiore di tutte, quella dannata gatta non aveva smesso un fottutissimo istante di miagolare "Two Baddies.
-Felix!- aveva sbottato esasperato Hyunjin dopo un po'.
Il dio biondo e lentigginoso si era limitato a guardarlo con aria interrogativa, non potendo più parlare.
-Visto che hai messo le crocchette nei brownies, non potremmo dare i brownies alla gatta?-
Ora, Felix non si era mai rassegnato al fatto che i suoi brownies avessero una gamma infinita di effetti inspiegabili sulle persone, ed era decisissimo, in un qualche improbabile modo, a riuscire, quando quella cretina di Didi si fosse degnata a dare dei ruoli agli Stray Gods, ad essere nominato dio dei brownies, possibilmente senza quel fastidioso "nucleari" alla fine.
Ed era sicuramente un obbiettivo interessante, ma lui era molto consapevole che se, per caso, mangiando ii suoi brownies, alla gatta di Didi fosse successo qualcosa, per lui sarebbero stati cazzi amari.
Quindi, utilizzando il suo poco divino buonsenso, scosse freneticamente la testa.
Ma era troppo tardi.
-M sembra una splendida idea! Se ci va bene ci liberiamo anche di quella bestia di Satana.- aveva commentato Changbin, frugando nelle provviste.
E prima che il chewingum avesse potuto fare alcunché, aveva trovato un brownie infilato in un calzino e lo aveva dato alla gatta, che, smettendo finalmente di miagolare, lo aveva mangiato.
Changbin l'aveva guardata con aria speranzosa fino all'ultimo, quando si era acciambellata in cima al frigorifero e si era addormentata.
-Peccato. Niente Chk Chk Boom.- aveva commentato deluso.
Poi tutti si erano voltati voltati verso Minho che mentre Jeongin, han e Seungmin lo applaudivano, con indosso solo quello che sembrava in maniera molto sospetta la parte di sotto del bikini di Hyunjin, balla una qualche canzone sul tavolo da pranzo.
-Ma perché ogni cazzo di volta che c'è bisogno di lui, Chris taglia la corda?-
-Non ne ho idea.
-In verità, non ho idea neppure del perché io continuo a ricordarmi che lui è quello responsabile del gruppo.-
-Quella botta in testa che ti sei preso nel primo capitolo deve essere stata veramente forte.-
-Minho non è uno che ci va leggero.-
-Come purtroppo possiamo ammirare.-
-Dobbiamo proprio continuare ad ammirare?
-In più quelle sono le mutande del mio costume, quello che ho matchato con quello di Didi.-
Così si erano decisi a fare un rito satanico per far calmare quei quattro dannati prima che da "Gasolina" passassero a "Red Lights".
Solo che loro erano dei e quindi fare un rito satanico era un po' un casino.
Quindi alla fine si erano decisi a fare un rito divino, la cui unica differenza rispetto quello satanico era era che, invece di camminare sulle mani con indosso solo un perizoma, dovevano camminare sulle mani con indosso una gonna. Solo e soltanto una gonna.
Felix, non potendo parlare, aveva gesticolato fino a farsi venire male alle braccia per far capire agli altri due che fare quel rito non gli conveniva molto, se non altro per il fatto che se fossero passate di lì o le signore con i cagnolini oppure Didi non sarebbe successo di buono.
Come compresso finale avevano deciso di fare il rito divino indossando sia gonna che mutande, e visto che aveva funzionato, be', dovevano supporre che poteva funzionare anche così.
Poi c'era stata la questione del viaggio.
All'inizio avevano voluto utilizzare la macchina ma poi, non trovandola, si erano ricordati che l'avevano lasciata sfasciata da qualche parte nelle vicinanze della Hybe Labels.
Quindi erano andati alla Hybe Labels per recuperarla, ma invece avevano trovato il jet privato dei Signori del k-pop (i BTS), avevano buttato il pilota fuori dal finestrino ed erano decollati.
Dopo, quando, chissà come, si erano schiantati contro un iceberg, il buttare il pilota fuori dal finestrino non si era rivelata una granché di idea.
Per loro sfortuna o fortuna che fosse, l'iceberg si trovava non molto lontano dal Polo Sud e ci avevano messo solo tre giorni a raggiungerlo, durante i quali Minho sparì due volte, una dentro alla pancia di una balena e l'altra al Polo Nord, tornando purtroppo sempre indietro.
Comunque alla fine erano arrivati a destinazione.
-Ed eccoci qui.- disse Jeongin. -Quanto durano di solito le vacanze?- chiese.
-Di solito, quindici giorni.- rispose Han.
-Così tanto?!- si terrorizzò Seungmin.
-E da quanto sono iniziate le nostre?- fece Minho.
-Appena quattro o cinque giorni, più o meno.- rispose affranto Changbin. -Già dal primo io voglio farvi fuori tutti in maniera brutale, figuratevi adesso.
-Il fatto che voi siate tutti immortali è una frustrazione che non vi dico.-
-Ma non potremmo, che so, ritornare prima a lavorare e mandare a fanculo le vacanze? Io ce ne ho già piene le palle.- propose supplichevole Jeongin.
-Certo che possiamo.- rispose Hyunjin.- Però così poi avremmo ancora almeno una settimana di vacanze da scontare in un altro momento, e non credo che la cosa ci possa convenire o fare piacere.-
Gli altri ci pensarono su un paio di minuti.
-No, decisamente no.- decisero poi.
Seungmin rabbrividì stringendosi il busto con le braccia.
-Ma siamo veramente così deficienti da non aver pensato di portarci dietro qualcosa di caldo?-
-No, non lo siamo.
-Voi quattro eravate semplicemente ubriachi fradici, inzuppati, fra un po' persino annegati.
-Quanto a noi... Li avremmo anche portati, i vestiti caldi, se solo Bangchan non li avesse sequestrati tutti.- spiegò Changbin.
E, a parte il freddo e i pinguini che ridevano di loro, per un po' andò tutto bene.
Per circa tre ore.
-Ho fame.- brontolò poi Jeongin.
-Anche io.- gli fecero eco Seungmin e Han.
-Le provviste?- chiese Minho.
-Sono rimaste sul jet.- mugugnò Changbin.
-Però sono rimasti i brownies di Felix.- aggiunse Hyunjin con un sogghignetto.
-Scherzavo. Non ho per niente fame. Nanche un pochino.- mugugnò il maknae.
Resistettero un paio di giorni, poi decisero che, piuttosto che rendersi ulteriormente ridicoli agli occhi dei pinguini cercando di cacciare odi ritornare a casa, avrebbero mangiato i brownies di Felix.
-Dopotutto li mangia anche la gatta.- osservò Seungmin. -Non dovrebbero essere così tremendi.- stabilì appunto osservando la gatto che, appollaiata sulla testa di Minho da quando il jet dei Signori del K-pop si era schiantato, stava appunto nutrendosi di brownies nucleari.
-Giusto.- concordò Changbin.
E diede un morso a un brownie.
Fece una smorfia.
-Felix, che cosa ci hai messo dentro?- chiese.
-le crocchette della gatta, cacao del 4000 a.C., uova di salamandra, soletta di scarpa, le corde di un violino, pepe della soffitta di un quadrisavolo di Aime, quindi credo Crono, e la dinamite che Channie voleva utilizzare per far saltare in aria noi.- rispose il dio biondo e lentigginoso aprendo per la prima volta la bocca dopo giorni.
-Ah.
-E com'è che quella gatta è ancora viva?-
-E' abituata mangiare i cibi che cucina Didi.-
-Be', io no.
-E temo proprio che a questo punto l'atmosfera si scalderà un pochetto...-
Chk
-Che cos'è questo rumore?-
-Temo di saperlo.-
Chk
-Forse dovremmo allontanarci.-
-Sarebbe inutile.-
BOOM
-A questo punto si può tranquillamente dire che siamo degli scoppiati.- commentò Hyunjin rivolto a Felix mentre, tenendosi per mano, passavano davanti all'orologio del Big Ben.
Non fate domande. Capitolo scritto mentre ero (forse, direi a questo punto), i convalescenza dalla febbre.
A proposito... Per caso si vede la differenza rispetto a quando sto bene?
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