CAPITOLO 7

Felix era talmente preso da come si sarebbe comportato con Didi una volta che fosse arrivato a casa sua nel bel mezzo della notte per chiederle di aggiustargli i pantaloni che non fece minimamente caso al fatto che non sapeva assolutamente dove Didi vivesse.

"Potrei dirle che passavo di lì per adottare un coniglietto da regalare a Jungkook per renderlo più propenso a farsi rubare nil posto...

" Chissà perché, però, ho l'impressione che non ne sarebbe particolarmente contenta. Potrebbe addirittura tirarmi quella federa...

"O forse, se le dico la verità... Ma no, probabilmente, giusto per ripicca, li darebbe come cuccia ai cani, i pantaloni.

" Forse sarebbe direttamente meglio non portarglieli. Potrebbe essere veramente che me li aggiusta con il fil di ferro o il filo da scarpe..."

Solo a quel momento il dio si accorse che effettivamente non aveva proprio la più pallida idea di dove quell'autrice sadica vivesse, ma pure, nel suo non saperlo, aveva finito per fare, con la sua divina super velocità, almeno tre volte il giro del globo terrestre.

Quindi, se anche il pensiero di rinunciare a portare i pantaloni a Didi ed invece portarli in sartoria o, ancora più semplicemente, cercarne un'altra paio nell'armadio, a quel punto si trattava di una questione di onore.

Poteva benissimo decidere che quella tipa era inaffidabile, ma solo dopo che l'avesse trovata.

Il che era anche un po' stupido, dal momento che sapeva benissimo che Didi di era inaffidabile e che, per di più, aveva quella pessima abitudine di bere troppo sciroppo di sambuco.

Quindi, per quel l'insensata questione di onore, fece altre due volte il giro del globo terrestre prima di rassegnarsi al fatto che veramente così non avrebbe scoperto dove viveva quella pessima sarta.

Chissà in che buco era rintanata per risultare così introvabile.

Imbronciato, il dio si sedette sul retro del cavallo del Gattamelata, e si mise a pensare. Per quel che ci riusciva, ovviamente, con lo stomaco così vuoto.

"Spero che quelli là siano riusciti a produrre qualcosa di commestibile.

" Pretendere dei brownies da loro mi sembra un po' troppo, ma magari qualcosina, fra tutti e sei, l'hanno cavato fuori."

Si guardò le unghie.

"Anche se ho i miei seri dubbi."

Alzò lo sguardo verso il cielo stellato e stava giusto per pensare a qualcosa che molto difficilmente avrebbe potuto essere anche solo vagamente sensato, per esempio che da lì si vedeva bene la Croce del Sud, quando il suo divino sguardo vide, molto in lontananza, qualcosa che prendeva la via della stratosfera.

"Sembrava il tetto di una casa." osservò.

Poi tornò ad occuparsi del suo vero problema.

Come cavolo si trovano le Stay?

Cercando.

Più o meno lo stesso modo in cui si trovano anche le MOA, le Army, le persone e le cose in generale.

Chissà se sul web avrebbe trovato qualcosa collegato a quella lì.

Fece per infilarsi le mani in tasca per prendere il telefono.

Peccato che era ancora in mutande e il telefono lo aveva lasciato chissà dove.

A quel punto sarebbe stato ideale se si fosse reso conto che non solo se ne stava andando in giro mezzo nudo a pedinare il Gattamelata invece di trovare una sarta per i suoi pantaloni, che per di più aveva dimenticato sul bordo del tavolo.

Gli avrebbe forse risparmiato un bel po' di guai.

Ma lui, ovviamente, non se ne accorse.

Invece continuò a cercare un modo rapido per trovare Didi. Stando perfettamente immobile, sempre a cavallo sul cavallo del Gattamelata.

E, dal pensare ad un modo per trovare Didi, finì col pensare a Didi. Quella muiltistan disgraziata. Che lo aveva eletto suo bias ultimate solo dopo averne passati altri tre o quattro; fra cui quel tale Jimin dei BTS. E prima di lui pure Jungkook. Poi Soobin e Yeonjun dei TXT. Persino quella testa di cavolo di Hyunjin.

Aveva proprio pessimi gusti.

E infine sembrava aver scelto lui.

Il che confermava che avesse decisamente pessimi gusti.

Però quel Jimin... Ci era rimasta appiccicata per dei mesi. E lui era persino andato a trovarla

"Aspe... Lui è andato a trovarla?

" E come cavolo ha fatto?!"

Così, dopo averci pensato e ripensato, arrivò alla conclusione che i BTS, o almeno Jimin, sapevano dove abitava Didi.

Finalmente, prima che questo si decidesse a prendere vita giusto per levarsi la soddisfazione di sgropparlo, saltò giù dal cavallo e, a divina velocità, tornò in Corea e andò a bussare alla Hybe Labels per sapere dove viveva...

Si fermò giusto un attimo prima di fare la stupidaggine del secolo e ripiegò entrando, di soppiatto, da una finestra che, secondo quello che sapeva, doveva essere proprio quella di Jimin.

-Felix? Che cosa ci fai qua?- gli chiese perplesso Heeseung.

-Cercavo la camera di Jimin, ma evidentemente...-

-È al piano terreno.- lo interruppe e l'altro.

Poi lo spinse giù dalla finestra.

-Prima che si ricordasse che anche io sono uno dei bias di Didi e poi chissà mica che è come Seungmin e mi tramortisce.- commentò chiudendola malgrado il caldo soffocante della stagione.

Sotto, Felix, senza scomporsi più di tanto, era nel frattempo penetrato in camera di Jimin e gli aveva cortesemente chiesto dove vivesse Didi.

-Uhm... Perché vuoi saperlo?- gli chiese sospettoso l'altro.

-Devo chiederle di aggiustarmi i pantaloni.-

Fortunatamente o sfortunatamente che fosse, al momento, essendo appena stato buttato giù dal letto, Jimin non era particolarmente brillante e non fece caso né alla questione idiota che un tale avrebbe tranquillamente potuto andare dalla sartoria di fianco a casa invece di andare in capo al mondo e neppure a quella che Felix non aveva nessun genere di pantaloni.

-Ah, va bene...

-In Italia, mi pare.-

_Uhm... E l'Italia dove sta?-

-Da qualche parte fra il polo Nord e il Polo Sud, suppongo.

-Comunque, riconoscerla è facile: c'è la torre di Pisa, la Cappella degli Scrovegni, la statua equestre al Gattamelata e, come se non bastasse, confina con il Vaticano.-

-Ah, ho capito di cosa parli.

-Però, in Italia dove?-

-Non saperi dirti precisamente. Mi ricordo solo che c'erano veramente tanti letamai, cinghiali e altre cose così.-

-Okay, proverò a raggiungerla senza cadere nel letame né farmi inseguire da un cinghiale.

-Grazie.-

Felix rimboccò il lenzuolo al dio dell'hottaggine e della cute-aggine (I Signori del K-pop reference), pensò che era veramente molto cute e poi ripartì alla volta dell'Italia.

E sarebbe anche potuto andare relativamente bene, se solo Didi non fosse stata intenta a dormire con l'mp3 che riproduceva l'ultimo album degli Stray Kids e quindi non lo sentì per niente quando, da sotto la sua finestra, la chiamò.

Invece lo sentì molto bene un vicino che gli chiese cosa stesse facendo lì sotto.

-Devo dare i pantaloni a Didi.- rispose candidamente il dio.

L'uomo lo guardò inarcando entrambe le sopracciglia.

-Quali pantaloni?-

-Ehm...-

-Facciamo così: stai lì fermo un attimo che chiamo la Polizia.-

Felix alzò gli occhi al ciao.

Mortali. Sempre così tragicomici.



No vabbè, ma fa ancora ridere o è diventata noiosa?

Io mi sto divertendo come non mai ma bho. Voglio essere sicura.

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