CAPITOLO 9
-Ma insomma, mangiamo sì o no?- sbuffò annoiato, affamato e assonnato Seungmin verso le quattro del mattino.
-No, fino a che non torna Felix non si tocca cibo.-
-Ma dai, lui e Jeongin possono anche mangiare domani mattina!-
-Ho detto di no.-
-O domani sera.-
-No.-
-Sei una pezza da culo.-
-E tu un rompicazzo.-
-Quando inizi a parlare in questa maniera vuol dire che hai fame, lo sai?-
-ZITTO!-
ridacchiando, il dio ritornò a leggere il suo fumetto mentre l'altro continuava a schiumare di rabbia e di fame.
Che poi perché cazzo quel cretino di Felix non si muoveva a tornare?
Ah, giusto, era da Didi a portarle...
Lo sguardo di Bangchan cadde sul bordo del tavolo, dove, miracolosamente rimasti intoccati dall'esplosione, facevano bella mostra di sé i pantaloni strappati di Felix.
Ah, quindi...
-Fra Didi e Felix c'è qualcosa?- chiese a bruciapelo.
-Eh?- fecero tutti gli altri smettendo di fare i cavoli loro alla luce delle stelle che filtrava attraverso il tetto assente.
-Be', lui dice che è un segreto, però... Però è andato a portarle i pantaloni.
-Senza pantaloni.- specificò il leader.
*godshocked*
-Oooooohhhh!- fecero gli altri quattro, ammiccando.
-Quindi? Qualcuno ne sa qualcosa?- insistette Christopher.
Han scosse le spalle.
-Be', lui è il suo bias ultimate. Però non so se questo è definibile come "qualcosa".-
-Secondo me sono fidanzati.- saltò su Seungmin.
-Meglio lui che me.- mugugnò Hyunjin. -Anche se su Felix ci avevo messo prima gli occhi io...-
-Ah, ecco perché non fai altro che pestarmi i piedi. È perché non fai altro che fissare quel chewingum biondo, altroché.- grugnì Changbin.
-No, Bin, quello è perché sei nano e non ti vedo.-
-No, bro, sei tu che sei un armadio.
-Comunque Didi è asessuale.-
-Che cosa c'entra?-
-Stavamo parlando di quello, no?
-Se è asessuale, trovo un po' difficile che siano fidanzati, no? Di solito la gente si fidanza per certi motivi, no?-
-Bho.-
-Ah, giusto che noi siamo minorenni.- (Yes, Autrice knows: Red Lights does not approves, but don't rump u cazz, **** song, and go in another story).
-E poi tu come lo sai, che Didi è asessuale?-
-Ti ricordo che l'avevo stalkerata per scoprire se aveva avuto il morbillo. Quello non l'ho mai scoperto, però, in compenso, adesso so un mucchio di cose di cui non me ne può sbattere un emerito cazzo.-
-Ah.-
-Ed è anche aromantica.-
-Allora?- si spazientì Bangchan.
-Oh, ma ci sei pure tu. Scusaci, non ti avevamo notato.-
-Quindi, in conclusione, perché Felix ci sta impiegando così tanto a tornare a casa?-
-Perché è da Didi.- rispose prontamente Jisung.
-E perché se è da Didi, ci impiega così tanto a tornare?-
-Mi pare evidente.- fece Hyunjin.
-Lui e i suoi segretucci.- aggiunse Seungmin, e tornò al suo telefono.
"Chissà che cos'ha da stare sempre incollato a quel cellulare..." venne da chiedersi a Christopher.
Poi decise che se ne sarebbe occupato un'altra volta, perché, ora come ora, aveva troppa fame per concentrarsi.
Se solo Felix si fosse sbrigato...
-Okay, allora possiamo prenderlo in giro, quando torna?- chiese Cangbin, sogghignando.
-Dobbiamo.- ribadì Han.
-Sempre che torna.- aggiunse Hyunjin, tetro.
-Perché?- chiese Bangchan.
-Perché Didi sa cucinare bene. Sopratutto i brownies. E in più ne mangia pochi, perché, anche se le piacciono, il cacao finisce sempre per farla stare male. Per quel cretino dovrebbe essere più o meno il paradiso. In più lo zio di Didi è un pugile.-
-Ah.- fece il leader.
Poi ci pensò un po' su.
-Quindi, immagino che dobbiamo prepararci a stare a digiuno finché Didi non crepa.-
-Didi è una dea.- informò Seungmin.
-Uh?-
-Sì, una Signora dello Sclero. E adesso sta firmando anche un altro Pantheon, quindi è due volte immortale.-
Bangchan fece una smorfia.
-Allora preparativi a stare a digiuno per l'eternità. O fino a che non si stufa di Felix.-
-Dubito che lui le permetterà di stufarsi. Piuttosto le farà mettere i brownies, nel forno della stufa.-
Hyunjin aprì a bocca per dire qualcosa di acido, quando la porta, che in effetti era più o meno l'unica cosa rimasta in piedi di tutta la casa, venne abbattuta da mezza caserma di Polizia.
-MANI IN ALTO TUTTI QUANTI! IN NOME DELLA LEGGE!- sbraitò il Commissario puntando, con fare teatrale, la pistola contro Christopher.
Il cui unico pensiero fu:
"Ma porca miseria, se fanno così casino, svegliano quel rompipalle di Jeongin!"
E alzò in aria le mani , accennando ad un paio di passi di danza.
Il Commissario lì conto velocemente.
-Bene, siete in cinque, ci siete tutti.
-Avanti, randagi, sbrigarsi! D'ora in poi pagherete per ogni vostro singolo crimine!- disse spingendoli bruscamente verso la porta, al di fuori della quale attendeva il furgone speciale per criminali incallitissimi, specie per quelli che sparavano alle spalle della gente.
-Qui dentro c'è odore di Minho.- disse Seungmin annusando l'aria.
Nel mentre la porta dietro di loro venne chiusa e il furgone si mise di nuovo in marcia.
-Ma poi perché ha detto "siete in cinque, ci siete tutti"?- chiese Changbin.
Bangchan scosse le spalle.
-Bho. Ci avrà scambiati per i Tomorrow x Together.-
-No, perché ci ha dato dei randagi.-
-Allora non saprà leggere e avrà ricavato Roma per toma dalle notizie.-
-Deve essere un po' italiano.-
-Han, questa frase è estremamente offensiva.
-Tra parentesi, ti faccio presente che l'autrice è italiana e potrebbe non prenderla particolarmente bene.- gli fece presente Hyunjin.
-Be', tanto l'ha scritto lei, no?-
-Però l'hai detto tu.-
-E poi lei è impegnata con Felix, no?-
-E basta con questa storia!-
-Basta tutti quanti, ho sonno!- li zittì Bangchan, prima di addormentarsi.
Dopo un tempo che, per degli dei, parve abbastanza breve, arrivarono in Caserma e, sempre molto malamente, il Commissario li scaricò giù dal furgone.
-Guarda che non abbiamo mica celle libere.- gli fece presente il Vicecommissario.
-Eh, vabbè, mettiamoli con quel maniaco nudista biondo.-
-Quello che ci hanno spedito dall'Italia?-
-Direi di sì. Non mi risulta che ce ne siano altri.-
Quindi, i cinque dei furono, ancora più malamente, cacciati in una cella buia se non per un vago bagliore emanato da un qualcosa sul quale loro finirono lunghi distesi, essendoci inciampati dentro.
-IIIIIHHHHH, CHE SCHIFO! UN CHEWINGUM GIGANTE E LUMINOSO!- strillò Hyunjin cercando disperatamente di rialzarsi, ma non riuscendoci per niente, essendo che aveva addosso gli altri.
-Ma che cazzo mi urli nelle orecchie, deficiente?-
-Ergh... Ma tu... Tu sei Felix?-
-No, guarda, sono il suo fratello gemello.-
-Non ci credo, non puoi avere una voce così.-
-Così come?-
-Così se... Così simile a quella di Felix.-
-Ma tu che cazzo ci fai qui?- intervenne Bangchan. -Hai molestato Didi e lei ti ha denunciato?-
-Ma se manco sono riuscito a vederla, Didi. Mi ha visto prima il suo vicino e mi ha denunciato, pensando che fossi li a molestare ragazzine.
-Invece io dovevo chiederle solo di mettere del fil di ferro nei pantaloni così, la prossima volta che me li rubavi, ti spungevi il sedere.-
-Pantaloni che avevi lasciato a casa.-
-Dettagli.
-Voi, piuttosto, che cosa ci fate qua?-
Gli altri cinque si strinsero nelle spalle.
-Bho.- rispose Han.
Poi Changbin si avvicinò alle sbarre e le afferrò con entrambe le mani.
-AO, CAFONI! SI POTREBBE SAPERE CHE CAZZO CI FACCIAMO QUI, NOI?!-
-Modera il linguaggio, nanerottolo.- lo riprese una vigile, tirandogli una saponetta in bocca.
-E poi, per vostra norma e regola, siete qui per aver prima fatto un gran casino alla Hybe Labels e poi lasciato un tizio quasi nudo in strada, per di più incastrato in una sedia che mi è toccato portare in discarica.
-E adesso fate silenzio, che non si è riusciti a stare calmi un momento, tutta la notte con quei dannati sciacquoni!-
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