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"Boy, love isn't easy, it's heartache"
"Boy, see everyone leaves and
your heart breaks"
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Non era semplice, non era per niente semplice.
Aver la sensazione che il proprio ragazzo lo stesse tradendo, aver la sensazione che Hyunjin stesse passando la giornata con un'altro ragazzo, più carino, più simpatico, più bravo a letto, migliore di lui.
Ma non era neanche semplice doversi ritrovare tra le braccia del suo migliore amico, cercando di confortare il suo buco nero nel cuore che continuava a ingrandirsi, frantumandolo e aspirandone ogni frammento.
Il calore che gli trasmetteva la presenza di Seungmin era un'altro tipo di conforto, quello che non era mai riuscito a trovare in Hyunjin e che costantemente cercava di trovare.
Le sue dolci mani che vagavano sulla sua schiena mentre lo abbracciava, i sottili baci che gli posava sulla spalla, il suo respiro vicino al collo che gli faceva venire la pelle d'oca.
Jeongin amava Hyunjin, non ha amato nessun'altro come ha amato lui.
Amaa sua risata, le fossette che gli si formano sugli zigomi quando sorride e i suoi occhi da cerbiatto mentre lo guarda, ma non si sente in colpa quando, per l'eccitazione del momento, bacia Seungmin come se fosse la cosa giusta da fare.
Mentalmente si scusa, chiede perdono delle sue azioni e promette che non succeda altro e istantaneamente Seungmin avvolge le braccia intorno al suo collo, si posiziona a cavalcioni su di lui e applica più pressione sulle sue labbra.
In quel momento smette di promettere fatti a cui non può dare una garanzia e si concentra sui nuovi sentimenti che lo stanno avvolgendo.
I capelli di Seungmin sono corti rispetto a quelli di Hyunjin, ma sono morbidi, profumati e li adora così come sono. Ha una vita sottile e gli piace avvolgerci Intorno le mani e stringerla, sperando che la forma gli si timbri sulla pelle, come faceva la pelle delicata di Hyunjin.
Adora il suo sorriso timido di quando si stacca per qualche secondo, l'apparecchio lo rende ancora più adorabile, e gli ricorda il sorriso del suo ragazzo mentre strizza gli occhi.
E qui ripensa, non dovrebbe pensare a Hyunjin mentre dovrebbe dare le sue attenzioni a Seungmin.
Le sue mani vagano dai suo fianchi fino alle sue cosce stringendole e tirandolo più vicino a se, come se dovessero fondersi insieme, come se i vestiti che separavano i loro corpi non esistessero sentendo ogni singolo lembo di pelle dell'altro.
C'è un piccolo rumore umido mentre le loro labbra si dividono e un lieve ansimo lascia le labbra del ragazzo sopra di lui.
Se lo ricorda, è lo stesso rumore che ha sentito una volta mentre erano in chiamata ad un orario inoltrato della notte, erano stanchi, le voci basse e le palpebre pesanti, sente un lieve ansimo mentre lui parla del perché vorrebbe fare il maestro negli asili, ma non ci ripensa troppo e istantaneamente lo dimentica.
Vede Seungmin posare le sue labbra sul suo collo, leccando e succhiando parti scoperte su di esso, sicuro che i segni si sarebbero visti anche dopo diversi giorni.
Inevitabilmente il gemito abbandona la sua gola e lo sente echeggiare nel salotto vuoto e silenzioso.
Non è più sicuro che tutto ciò sia esattamente la miglior scelta della sua vita, ma la sua mente è offuscata dal piacere e non ha intenzione di fermarsi proprio dopo aver iniziato.
Lo prende in braccio mentre si alza ed emette un rumore di sorpresa, ma continua a baciargli la mandibola e le clavicole mentre lo porta nella sua stanza.
Rivede le foto di Hyunjin e ancora una volta pensa a ciò che sta facendo proprio davanti a "lui", ma poi si ricorda, sta probabilmente facendo lo stesso da diverse settimane e non si sente per nulla in colpa, quindi perché dovrebbe preoccuparsene pure lui?
Ora ha occhi per Seungmin e solo per lui.
Gli lascia un bacio sulle labbra, mentre lo adagia sul suo letto.
Lo vede togliersi il gilet e non perde tempo a sbottonare la sua camicia.
La sua pelle è chiara, più di quanto ricordasse e vorrebbe solo riempirla di sengni rossi e vuola.
Fa lo stesso con la sua maglia e si arrampica sul letto sopra Seungmin.
Il suo sguardo è intenso e lucido, come se fosse sull'orlo di un pianto di gioia e ne capisce il significato.
Lo ama da anni, lo ha sempre amato e solo ora si rende conto dei sentimenti che lui prova.
Tutti i momenti passati insieme, tutti i "ti amo" detti non ironicamente, tutte le volte che gli faceva compagnia nei momenti più difficili, era quella la sua dimostrazione del suo amore per lui, e lui non se ne era mai accorto.
Si sente stupido a non averlo capito prima, non avrebbe dovuto sopportare i litigi con Hyunjin e tutte le volte che parlava del suo nuovo amico di danza, Minho.
Minho, magari è proprio lui con cui lo stava tradendo, anche senza averne certezza, se lo sentiva come se avesse un sesto senso che si mostra solo ora.
Si sistema meglio fra le sue gambe e sente una prominente erezione dentro i suoi jeans, e dovrebbe far male perché c'è attrito, ma si avvicina aumentando la pressione su di essa e lo sente respirare pesantemente.
Ma non gli basta.
Vuole sentir urlare il suo nome uscire dalle sue labbra, sentire quanto Seungmin lo ama, quanto lo ha desiderato per tutto questo tempo, e sentirsi all'altezza per stare con lui e non sentirsi nuovamente un fallimento un rifiuto come definito da Hyunjin durante un litigio, Seungmin non glielo direbbe mai.
Si toglie i pantaloni mentre i loro sguardi non si staccano mai e poi passa a quelli di Seungmin.
È dolorosamente lento e vede la testa di Seungmin cadere all'indietro mentre i suoi boxer scivolano insieme ai jeans e l'aria fredda lo colpisce.
Trema quando le dita fredde di Jeongin su muovono lentamente sul suo addome scendendo verso l'inguine, trascurando intenzionalmente il cazzo.
Glielo chiede, perché per quanto lui possa esser sicuro di quello che sta facendo, non sa cosa ne pensa lui.
"Hyung, sei sicuro?" Chiede e vede le pupille dell'altro dilatarsi ancora di più.
"Certo Jeonginnie, non sono mai stato più sicuro di adesso"
Sorrise alla sua risposta e si abbassa fra le sue gambe.
Riesce ancora a vedere i suoi occhi, anche se per poco, mette le sue cosce sopra le sue spalle e apre la bocca per inglobare la sua erezione.
Non era grande, ma decisamente non era piccolo, il giusto pensò.
Riusciva a fare muovimenti fluidi con la testa e la sua lingua usciva ogni tanto per arrivare altre al suo limite.
Inncavava le guance e sentiva gli ansimi di Seungmin diventare gemiti sempre più acuti ed erotici.
La sua mano scorreva tra i capelli di Jeongin, senza muoverlo per lasciar decidere a lui il ritmo.
"Tesoro sei bellissimo" disse mentre i suoi fianchi si alzarono verso l'alto per cercare di più.
Jeongin dovette staccarsi per non soffocare, e pensò sia stato un bene perché sentiva Seungmin vicino al limite e non voleva fermarsi qui.
Prese la bottiglia di lubrificante dal cassetto bagnandosi le dita per scaldarlo.
"Al gusto lavanda, davvero? Ti pensavo più tradizionalista"
Sorrise all'affermazione suscitando una reazione contraria al disagio che si sarebbe potuto creare.
"Se non ti conosco male, tu lo usi alla fragola vero?" Scherzò mentre un dito faceva pressione sulla sua entrata.
Il suo intero corpo tremò fra le mani di Jeongin.
"Baciami e stai zitto"
Avvicinò nuovamente le loro labbra insieme mentre un dito si faceva strada dentro si lui.
Attutì il sonoro gemito dentro la sua bocca mentre le loro lingue continuavano ad esplorare il cavo orale dell'altro.
Era sensibile, era decisamente molto sensibile perché ad ogni muovimento le sue gambe tremavano e la sua bocca lasciva lunghi ansimi bagnati.
Passò un secondo dito e lo stiramento sembrava troppo, ma la stretta sulle sue braccia lo fece continuare, orgoglioso di star facendo un bel lavoro; Hyunjin si sarebbe lamentato che fosse troppo lento e rude contemporaneamente.
Era così bello baciare Seungmin, perché sentiva di essere amato da qualcuno, sentiva che poteva fidarsi di quel qualcuno e che quel qualcuno sarebbe rimasto con lui.
Inserì il terzo dito e vide la sua schiena incurvarsi e la testa sprofondare nel cuscino.
"Minnie hyung sei stupendo"
Baciò il suo petto mordendo ogni tanto la pelle sottostante, la mano libera si spostò per stringere quella di Seungmin, uniti in una bolla che non sarebbe scoppiata presto.
Il suonò che uscì dalle sue labbra, quando tolse le dita, sembrò più che altro un guaito di disapprovazione.
Utilizzò altro lubrificante per rendersi più scivoloso e sperare che sia meno doloroso per il suo migliore amico.
"Hey tranquillo, stai andando benissimo" disse il più grande guardando la disperazione nei suoi occhi. Stava tremando e il suo respiro era irregolare e non per la mancanza di ossigeno, ma si calmò quando una mano di posò sulla sua guancia e vide l'espressione di Seungmin, dolce e comprensivo.
Gli sorrise, entrando dentro di lui lentamente mentre si avvicinava sempre di più per abbracciarlo.
Un mi dispiace gli uscì dalle labbra, tanto sottile da non essere stato udito.
La schiena di Jeongin venne avvolta dalle sue braccia, deboli e magre.
E un'altro bacio sul collo, proprio di fianco ad un succhiotto fatto qualche minuto prima.
Ma mentre continuava a far sentir bene Seungmin, il senso di colpa lo disintegrava. Anche se Hyunjin non stava pensando a lui, lui lo stava facendo e si sentiva sporco per questo.
Si sentiva sporco dopo aver tradito Hyunjin così spudoratamente, di averlo tradito con il suo migliore amico.
Oppure anche lui lo stava pensando e si sentiva in colpa?
Seungmin lo attirò nuovamente per guardarlo in faccia, ora piena di lacrime.
Gliele scacciò via con il pollice.
"Ti prego, Jeongin, ti prego non piangere" implorò mentre sentiva la bocca del suo stomaco stingersi, sentendosi vicino all'orgasmo.
"Non pensare a Hyunjin, pensa a me"
Ci provò, Jeongin ci provò, ma ogni volta che vedeva il suo viso rivedeva Hyunjin al suo posto, vedeva lui ansimare e gemere, non Seungmin, era lui che pensava di baciare, non Seungmin, ma non poteva farci nulla.
"Mi dispiace" questa volta più forte mentre si riversava dentro il ragazzo sotto di lui.
Appoggiò la testa sulla sua spalla, inerte, singhiozzando più animatamente di prima.
Non riusciva a smettere, perché non era giusto quello che aveva fatto, non era consono a ciò che si era promesso con Hyunjin, amarsi sempre e comunque, ma anche se lo amava ancora, gli sembrava di non amarlo più.
"Dispiace anche a me" disse Seungmin mentre lo abbracciva sdraiati su un lato.
"Non dovevo, non dovevo fare questo" si spostò da lui, allontanandosi il più possibile mentre prendeva i vestiti da terra, probabilmente non indossando neanche i suoi.
"Devo stare da solo, ti prego non mi seguire" disse mentre usciva dalla stanza.
Prese le sue scarpe e scomparì oltre la porta di casa sbattendola.
Non aveva una meta precisa, magari si sarebbe messo a correre sotto la pioggia finché non sarebbe stato troppo stanco, forse arrivando di fronte a casa di Hyunjin, magari si sarebbe messo ad urlare, sembrando strano agli occhi della gente o magari un auto l'avrebbe investito a quell'ora della sera perché non lo aveva notato.
Optò per nessuna di queste, ma la sua meta fu comunque la casa del suo ragazzo.
E lì di fronte alla porta, cadde in ginocchio iniziando un'altro straziante pianto mentre le lacrime perdevano di importanza solo l'acqua piovana.
Non lo sentì, anche perché a quell'ora nessuno sarebbe stato sveglio, quindi si sedette sullo scalino aspettando, aspettando che si sarebbe sentito pronto per bussare e parlarne con lui.
Ma non ci sarebbe mai stato un momento adatto per parlarne, non esiste il momento giusto, solo l'occasione giusta e sarebbe stata questa, o ora oppure un segreto che lo avrebbe distrutto pian piano.
E se ne rese conto verso le 2 del mattino, suonando al campanello e aspettandosi di tutto.
Fino a 4 ore prima pensavo lo stesse tradendo lui, pensando che qualcun'altro avrebbe aperto la porta, ma dietro di essa c'era Hyunjin e solo lui.
Era assonnato, probabilmente anche sorpreso e non notò nulla di strano, tranne quando Jeongin entrò in casa e vide la sua espressione sotto la luce.
La faccia macchiata dal pianto, le rabbra ancora rosse e screpolate dopo essersele morsicate per lo stress e la sua pelle chiara del collo non più pura come l'aveva vista l'ultima volta.
E non seppe che fare, perché lui non era da meno.
A Jeongin girava la testa, la situazione era davvero imbarazzante per entrambi anche conoscendosi a fondo da mesi.
Non dovettero neanche parlare per comprendere cosa fosse successo, entrambi colti con le mani nel sacco.
Non poteva più piangere, ogni singolo fluido del suo corpo era stato prosciugato, sentendosi solo più stupido di quanto non fosse stato prima.
Aveva ragione fin dal principio e non si sarebbe dovuto minimamente preoccupare, doveva rimanere con Seungmin a parlare tutta la notte di come stava bene con lui e di come sarebbero stati perfetti insieme, doveva rivolgergli le attenzioni che si meritava, che non gli ha mai dato, quella sera compresa.
Questo perché lui si era sentito in colpa, aveva pianto per il sentimento che lo angosciava dal primo momento ed è andato a casa sua per scusarsi, mentre Hyunjin non ha neanche avuto il più piccolo risentimento.
Lo avrebbe perdonato se glielo avesse detto, avrebbe continuato la sua monotona vita con un fidanzato non meritato solo perché lo amava, più di quanto lui lo avesse mai amato.
Ma alla fine aveva ragione.
Hyunjin non lo amava e Seungmin ha fatto di tutto per lui fin dal primo giorno.
L'amore è arribile e starebbe stato meglio se non fosse stato in grado di amare.
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"I'm so done with love
'Cause like tears in the rain, doesn't
means nothing
I say don't fall in love
'Cause love means nothing"
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