"Simon, ti ho detto che devi smettere di fumare se vuoi che i genitori ti adottino! Nessuno vuole uno che fuma come figlio!" lo sgridò Hazel.

"E allora? Tanto chi vuole un 17enne? Le persone sono qui per adottare bambini piccoli, come Conrad, Lisa, oppure Eli e Asja" rispose il biondo, fregandosene altamente di ciò che diceva la ragazzina. Ormai era normale per lui, non ascoltava quasi mai nessuno.

"Su questo ha ragione" osservò Jun-hee, intromettendosi. "Hee-hee, va' via!" rise Hazel, tirandole un cuscino preso da chissà dove.

"Simon, Simon, ti ho fatto un disegno ieri sera, ti piace??" esclamò Conrad, con la sua vocina innocente da bambino di 8 anni.

"Fai un po' vedere, Connie" replicò il ragazzo, spegnendo la sigaretta in un posacenere, e lasciandola lì.

Appena Conrad gli mostrò il disegno, il cuore del ragazzo fece un salto all'indietro: Conrad lo aveva disegnato, o almeno ci aveva provato. Lo sguardo di Simon si riempì di lacrime, perché nessuno gli aveva mai fatto un disegno in tutta la sua vita.

"Prendilo, è per te! Spero sia bello!" dichiarò il piccoletto, sorridendo. "Non preoccuparti Connie, è bellissimo..." sussurrò Simon, cercando di non far scendere le lacrime.

"Conrad, una famiglia vorrebbe adottarti, sei interessato a lasciare questo posto?" annunciò Mrs. Miller, un'altra custode.

"No! Se non ci sono Arlo e Jun-hee io non vado, voglio rimanere con loro per sempre, anche quando diventerò grande grande!" esclamò il bimbo.

"Sei sicuro? Guarda che questo capita una volta ogni tanto... Quindi, vuoi davvero rimanere con loro?" cercò di persuaderlo la donna.

"Mhm, sicuro al 100%! Non lascerò i miei amici indietro solo perché vengo adottato!" replicò Conrad, serio.

"Luis, vieni subito qui! Mi devi un bacio, idiota!" gridò Ambar, che rincorreva un Luis terrorizzato da lei. "Tesò, ho capito che hai il ciclo, ma basta! MI FAI PAURA!" gridò Luis, impaurito.

"Junnie, tu che hai il ciclo da quando avevi 12 anni, mi spieghi come calmare Ambar??" implorò Luis, ora riuscito a nascondersi e a trascinare via Jun-hee, che stava sistemando dei libri sulle mensole.

"Alloraaaa... Devi fare tutto ciò che dice lei, perché sennò ti ritrovi morto stecchito, chiaro?" gli spiegò Jun-hee.

"Mammaaa, cos'è il ciclo??" domandò Conrad, curioso di sapere tutto di tutti.

"Il ciclo è una cosa che hanno solo le ragazze dai 12/13 anni in su, e praticamente ti fa male la pancia, hai molti crampi allo stomaco, mangi come un porcellino, e... Tu non dovresti saperle queste cose, sai?" si interruppe Jun-hee, squadrandolo con aria sospetta.

"Ragazzi, tutti in fila per due! Andate nel giardino, che i vostri futuri genitori stanno arrivando!" urlò Mrs. Angel.

"Andiamo Junnie" disse Arlo, prendendo in braccio Conrad e iniziando a camminare, con la ragazza dietro.

"Vieni qua, Eli" disse Jun-hee, che pur di non perdersi di vista Eli, lo prese per mano, e lo aiutò ad inoltrarsi nella marea di bambini e ragazzi che si dirigevano verso l'uscita dell'orfanotrofio, ignari di ciò che stava per accadere realmente...

𝐍𝐨𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞:

𝐄 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐 è 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢! 𝐍𝐞 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐝𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐛𝐫𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐚𝐢 𝐩𝐨𝐯𝐞𝐫𝐢 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐢 𝐝𝐞𝐥 "𝐓𝐡𝐞 𝐇𝐢𝐝𝐝𝐞𝐧 𝐇𝐢𝐥𝐥", 𝐦𝐚 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐭𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨, 𝐜𝐡𝐢 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐞𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐫à 𝐛𝐞𝐜𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐛𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐭𝐨? 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐯𝐞𝐭𝐞𝐥𝐨 𝐪𝐮𝐢!