"O li trovate o giuro che faccio un casino!" urlò Jun-hee, arrabbiata, perché aveva perso di vista due dei bambini che aveva giurato di proteggere anche a costo della propria vita.

"Junnie, calmati! Non servirà a nulla arrabbiarsi! Arlo, calmala tu!" Ian esclamò, terrorizzato. "Park Jun-hee, calmati cazzo!" sbottò Arlo, irritato.

Jun-hee si calmò di colpo, e Conrad la abbracciò. "Mami, non essere arrabbiata, andrà tutto bene... Quando saremo grandi non succederà più nulla di questo...".

"Lo spero Connie... Lo spero davvero con tutto il mio cuore..." sussurrò la 17enne. "Il tuo cuore non è molto- AHIA!" Duke cominciò, ma non poté finire perchè Asja gli mollò una gomitata nelle costole.

"Jun-hee, ti ricordi dove siamo stati portati l'altra volta? Magari i due bimbi sono lì!" ipotizzò Simon. Un sentimento di orrore si stanziò nel cuore della ragazza, che cominciò a correre verso quel bruttissimo seminterrato.

"DOVE MINCHIA CORRI, BRUTTO AMMASSO DI SCHIFO?!" sbraitò la direttrice Mrs. Angel (N.D.A: che angelo non è per nulla-), facendo sobbalzare e fermare di colpo Jun-hee.

"S-scusi, Mrs. Angel, è che non trovo due bambini che avevo giurato di proteggere..." balbettò Junnie, terrorizzata. Era la prima volta che balbettava, e non era un buon segno per nessuno.

"Torna subito in stanza, e non farti più vedere qui. Anzi, andate tutti in classe, tranne Conrad" sentenziò la donna.

Tutti abbassarono lo sguardo, sconfitti, e Arlo abbracciò amorevolmente Connie. "Fai il bravo, mi raccomando". "Certo papà, sarò il più bravo di tutti, così renderò fieri te e mamma!" annunciò il piccoletto, in una maniera adorabile.

"Iris, Asja, voi rimanete all'erta, se succede qualcosa chiamate me, Duke oppure Arlo, chiaro?" disse Jun-hee, seria come non mai.

"Signorsì, capitan Hee-hee!" rise Asja, beccandosi una sberla sulla testa da parte della stessa Junnie. "Chiamami così e ti spezzo a metà" la avvisò.

*After the lesson (mi scoccio a descrivere le lezioni)*

Dopo due ore di economia e tre di matematica, erano tutti sfiniti, soprattutto Jun-hee. Lei non era adatta a stare ferma per diverse ore, seduta su una sedia scomodissima.

"Tutto apposto Junnie?" chiese Duke. "Sì sì, non preoccuparti" sbadigliò Jun-hee. La 17enne non si accorse che Duke l'aveva messa sopra la sua spalla, per non farla affaticare. Dopotutto, lei doveva ancora recuperare molte forze.

"Avete trovato Elias ed Evie? Sono passate circa 20 ore da quando li abbiamo visti per l'ultima volta..." chiese Lisa, preoccupata. "Non preoccuparti, sorellina, li troveremo sani e salvi (N.D.A: cit)" la tranquillizzò Luis.

"Ragazzi, c'è qualcosa che dovreste vedere..." annunciò Iris cupamente. Tutti si fiondarono nel bagno delle donne, dove a terra giacevano due corpicini abbracciati l'uno all'altro...

"Li hanno trovati dei ragazzi della stanza al terzo piano... Hanno fatto del loro meglio per curare le loro ferite più profonde, sono addormentati, ma sopravviveranno..." spiegò Hazel.

Minchia, stava accadendo una strage lì, prima Jun-hee, poi due giovani innocenti...

𝐍𝐎𝐓𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋'𝐀𝐔𝐓𝐑𝐈𝐂𝐄:

𝐑𝐚𝐠𝐚, 𝐬𝐭𝐚𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐦𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐦𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚! 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐝𝐞𝐫𝐚' 𝐚 𝐄𝐥𝐢𝐚𝐬 𝐞𝐝 𝐄𝐯𝐢𝐞? 𝐕𝐢 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐨 𝐚𝐥𝐥'𝐢𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞!
𝐀𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨!